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Come diventare fabbro

 

Tra i mestieri più antichi di tutti i tempi c’è sicuramente quello del fabbro. Parliamo di un artigiano che svolge un’attività meticolosa, fatta di manualità e precisione. Con i tempi che corrono oggi, sono sempre di meno i giovani che decidono di intraprendere questa strada professionale, che (in pochi sanno) può dare comunque molte soddisfazioni, proprio in vista del fatto che la concorrenza è bassa.

 

La particolarità di questo mestiere risiede nel fatto che determinati processi lavorativi non possono essere svolti su scala industriale (dunque da macchinari automatizzati). Questo in quanto, il potenziale cliente fa delle richieste ben specifiche, che fanno risultare la lavorazione del metallo originale ed unica del suo genere. Ecco il motivo per cui, i pochi fabbri esistenti oggi, vengono pagati a peso d’oro.

 

 

Per chi volesse diventare fabbro sorgono spontanee alcune domande: che tipo di percorso formativo deve seguire un fabbro? Qual è l’iter burocratico per aprire bottega? Cerchiamo di rispondere a queste domande con l'aiuto di chi fa con successo questo lavoro, gli amici di fabbroaperturaporte.it, fabbro a Milano da anni.

 

Imparare le basi del mestiere: il diploma professionale

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Il primo passo da compiere per entrare nell’ottica della lavorazione del metallo è imparare le basi del mestiere. È importante dunque iniziare su base scolastica. L’ideale sarebbe seguire un corso professionale così da conseguire un diploma specialistico e mirato. Tale titolo di studio consente all’allievo di abilitarsi all’esercizio dell’attività.

Nonostante il titolo non sia obbligatorio per poter aprire bottega (in fondo ciò che occorre è conoscere le tecniche di lavorazione del ferro) esso è pur sempre preferenziale perché fornisce le basi, l’ABC della materia, prima su base teorica e poi su base pratica.

Se intendiamo dunque seguire un corso basta raccogliere informazioni a riguardo presso l’Ufficio regionale del lavoro o l’Ente locale della propria città. Questi corsi vanno frequentati obbligatoriamente in quanto non solo propongono delle sessioni teoriche di apprendimento, ma anche pratiche. Il corso dura tre anni e prevede un esame finale. Da qui poi c’è poi anche la possibilità di proseguire gli studi magari specializzandosi in forgiatura o saldatura.

La scuola è importante per imparare a realizzare e riparare manufatti in ferro o in altre leghe metalliche (tipo l’acciaio). Ci sono competenze ben specifiche da apprendere, a partire dalla capacità di utilizzo degli strumenti del mestiere. Per quanto infatti sia un mestiere antichissimo, per fortuna, il progresso tecnologico ha contribuito a cambiare le attrezzature utili ad una simile attività, per cui la scuola insegna anche a gestire questi nuovi strumenti al fine di adempiere ad innovative mansioni.

Ricordiamo inoltre che con il passare degli anni sarebbe sempre bene prendere parte ai corsi di aggiornamento, così da rimanere sempre al passo con i tempi, in particolare se si basa il proprio lavoro sulle moderne tecnologie. Ci sono infatti fabbri eccelsi che prima di iniziare il lavoro manuale si devono dedicare alla progettazione e al disegno al computer, per cui la formazione è quasi d’obbligo.

 

Il tirocinio e l’attività lavorativa

Portato a casa il diploma, bisogna passare all’aspetto pratico. Ecco dunque che bisogna andare alla ricerca di un bravo fabbro (che abbia esperienza e voglia di trasmettere tutta la sua conoscenza) dove effettuare il tirocinio.

La pratica dovrebbe durare dai 12 ai 24 mesi. Solo al suo termine, dopo aver cioè quantomeno capito il meccanismo di un’attività tanto peculiare, possiamo decidere se iniziare a mandare curriculum in aziende o anche piccole attività, o se invece mettersi in proprio.

Per chi decide di aprire una propria attività, al di là di tutto, c’è sempre da seguire il classico iter burocratico. Bisogna dunque munirsi di una partita Iva presso l'Agenzia delle Entrate e iscriversi alla Camera di Commercio. Dopodiché si può passare alla scelta del locale che deve essere grande abbastanza da conservare gli attrezzi, e tutto ciò che occorre per lavorare bene.

 

 

Il lavoro di un fabbro

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Un fabbro come anticipato poc’anzi, riesce a svolgere i propri lavori oggi servendosi di macchine semi automatiche o automatiche del tutto, che abbreviano le tempistiche di lavori e ne perfezionano la percentuale di precisione.

L’artigiano infatti può occuparsi ad ampio spettro di una vasta gamma di lavorazioni: dai cancelli in ferro battuto, alle serrature delle porte. E poi ancora può lavorare le ringhiere, ma anche le serrande, le tapparelle ed i complementi di arredo. Infine per i più in gamba ci sono anche oggetti decorativi e persiane da sistemare, le casseforti e le inferriate da perfezionare, le griglie e le grate di sicurezza da ideare.

Grazie all’esperienza che si assume sicuramente con il tempo,vengono perfezionate le tecniche di saldatura e quelle disistemazione manuale dei metalli.

 

Le mansioni di un fabbro

Chi crede che il fabbro sia dedito solo alla mera lavorazione materiale del ferro, si sbaglia. Ci sono molti artigiani del settore infatti che sono veri e propri artisti, professionisti che fanno della creatività e della fantasia il loro punto di forza.

Pur essendo frequenti i clienti che hanno bisogno di una riparazione o di una sistemazione, ormai sono sempre di più le richieste particolari che permettono di avere a casa un pezzo unico, lavorato in base alle proprie esigenze su misura. Ecco dunque che le mansioni dei fabbri e la loro portata sono cresciute a dismisura.

 

Il vigore fisico e la flessibilità degli orari

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La manualità per un fabbro è tutto. Questo è il morivo per il quale bisogna essere forti e resistenti sul piano fisico. Ci sono infatti lavorazioni che richiedono un impegno non indifferente, il che comporta una resistenza protratta nel tempo.

E a proposito di tempo, un fabbro dovrebbe avere orari molto flessibili se intende aprire una sua attività. Questo per permettere ai clienti di guardare alla bottega come un punto di riferimento per le emergenze ed anche ad orari impensabili.

 

 

Aprire un’attività: l’acquisto materiali ed attrezzi

Per chi vuole lavorare in autonomia, ci vuole un buon locale. Questo deve essere abbastanza ampio per ospitare attrezzi e macchinari utili alla lavorazione. Proprio gli attrezzi sono un plus che fanno la differenza per coloro che voglio diventare abili fabbri.

Ragion per cui non bisogna badare a spese nell’acquisto di materiali e attrezzi: non dovrebbe mai mancare ad esempio un flex manuale, un trapano verticale. Immancabile è anche il kit per le saldature, in particolare per quelle ad arco voltaico. Inoltre ci sono gli attrezzi classici da artigiano, come lime, martello, incudine e così via.