Causale bonifico: cosa scrivere

 

 

Ogni operazione di bonifico bancario, effettuata presso una qualsiasi banca italiana, prevede l’inserimento e la specificazione di una sorta di “motivazione” per la quale si richiede il bonifico e quindi un giustificativo di questo passaggio di denaro. E ciò avviene sia quando ci rechiamo in filiale per effettuare l’operazione, ma anche quando quest’ultima viene fatta mediante Internet Banking (bonifico online).

Molto spesso sorgono dei dubbi: cosa indicare in questo campo nei diversi casi, vista la sua importanza?

Come accennato, molte banche, anzi, meglio dire tutte, dispongono del campo relativo alla causale di bonifico, quale campo obbligatorio ai fini del regolare trasferimento di denaro sul conto del beneficiario.

 

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La ragione di questo risiede nell’obbligo da parte del correntista di indicare una “ragione” per la quale ci si accinge a trasferire il denaro: deve, in pratica, indicare lo scopo per il quale stiamo effettuando il bonifico, senza, chiaramente, nasconderlo con frasi incomplete o strane terminologie, in modo che chiunque possa facilmente evincerlo.

 

 

Causale bonifico codici

Non molti sanno che è possibile utilizzare dei codici, in uso in diversi Istituti italiani, che consentono di identificare in modo univoco la causale del bonifico, soprattutto per il versamento di tributi e vari oneri amministrativi. Si tratta, nello specifico, di vere e proprie tabelle dalle quali il correntista può attingere per capire quale codice si addice meglio alle sue esigenze.

 

A voi qualche esempio di codici largamente utilizzati:

– 001 generica dare;

– 002 generica avere;

– 003 accredito assegno;

– 004 anticipo carta di credito;

– 005 prelevamento bancomat da sportello.

 

Causale bonifico per acquisti online

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Acquisti online: è molto diffusa questa situazione, in quanto da qualche anno a questa parte molti di noi effettuano regolarmente acquisti sulla rete e vedono spesso che il bonifico bancario è spesso considerato un metodo di pagamento accettato. Se si fa riferimento ad un ordine fatto online, dunque, il suggerimento è di indicare il codice di riferimento fornito dal venditore stesso e anche la tipologia di bene, prodotto o servizio che stiamo pagando mediante il bonifico.

 

Causale bonifico Poste Italiane

E così via. Occorre ricordare che anche Poste Italiane ha lanciato molti servizi simili ai classici prodotti bancari, quali possono essere conto corrente, conti online, bonifici e carte di pagamento. E’ doveroso però segnalare che per molti di questi strumenti vigono praticamente gli stessi obblighi in uso nelle banche.

Nel caso del bonifico, vige l’obbligo di indicare la causale sia che si effettui allo sportello postale, che si faccia online, anche in Poste Italiane.

Alcuni suggerimenti utili ve li posso dare sulla base di quelle che sono le situazioni più diffuse, oggi esistenti, che possono richiedere un pagamento mediante bonifico.

 

 

Causale bonifico per trasferire denaro a amici e parenti

Nel caso in cui intendiate fare una donazione di denaro per regalo o altro motivo a parenti e amici se la somma da trasferire non è alta è possibile utilizzare il bonifico bancario con causale con dicitura "Regalo a mio figlio...", "Regalo per matrimonio...", stando ben attenti a non utilizzare causali del genere "Regalo a Tizio per riparazione condizionatore". Nel primo caso il Fisco intende che non ci sia niente di losco nel passaggio di denaro, mentre nel secondo caso si potrebbe insospettire.

 

Causale bonifico per prestito a amici e parenti

In tale situazione è necessario utilizzare la seguente dicitura: "Prestito infruttifero per..." seguito dal nome del parente o amico e specificando il grado di parentela.
E' importante specificare "infruttifero" in quanto il denaro prestato tra privati spesso non matura interessi e se non specificato il Fisco potrebbe pensare che il soggetto abbia omesso di dichiarare gli eventuali interessi maturati negli anni.

 

Causale bonifico per rimborso spese e ristrutturazione

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Un altro caso relativamente diffuso è quello del rimborso spese. Interessa soprattutto chi fa bonifici per lavoro, ovvero al fine di pagare un professionista per la prestazione svolta. E’ bene indicare in causale la descrizione del lavoro svolto sul modello di quella che sarà la fattura che si sta pagando, ovvero utilizzare una descrizione sulla falsa riga di quella che è la fattura.

Ci sono infine casi più delicati che possono riguardare il recupero di denaro da parte di chi esegue il bonifico, seguendo la logica delle cosiddette detrazioni fiscali. Si fa riferimento, in particolar modo, alle spese per le ristrutturazione delle abitazioni o per l’acquisto di prodotti destinati al risparmio energetico. In casi come questo occorre “provare” che il bonifico sia eseguito a questo scopo.

Insieme alle certificazioni rilasciate dal centro tecnico cui si fa riferimento, dunque, bisogna indicare esplicitamente nel bonifico, ad esempio, che si tratta di “spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio” o magari ancora “spese per interventi di risparmio energetico”.